Anna & Paola Borgogno: intervista doppia
La mansione che preferisci svolgere in azienda?
Paola: Accogliere i turisti ed i clienti che approdano in azienda è la mansione che più mi appaga e mi rende felice.
Anna: sono la contabile della squadra, il mio ruolo è quello di amministrare, organizzare e controllare. Muovo tanta carta e spesso
mi sembra di far tutto e fare niente, sono però appagata in quanto tutto ciò contribuisce a progettare nuovi investimenti e sfide.
Perché?
Paola: perchè il contatto con la gente mi permette di socializzare e conoscere persone di diverse nazionalità, con differenti culture.
Anna: perché mi piacciono “nuove sfide”, mi danno l’opportunità di mettermi alla prova.
Tre cose importanti per produrre un grande vini?
Paola: riassumo tre cose in una. Per essere grande, un vino deve esprimere la sua personalità, la personalità della terra da cui proviene
Anna: il territorio, l’amore ed il rispetto dell’uomo nel condurre il vigneto, la passione nel produrlo e nel seguirlo nel periodo del suo
affinamento fino ad arrivare al suo debutto.
Credi nella conduzione naturale in vigneto?
Paola: Sì, è il nostro futuro, e quello dei nostri figli, per poter vivere bene , in salute, rispettando la nostra terra
Anna: sì, credo che ognuno di noi dovrebbe nel suo piccolo cercare di contribuire alla tutela del territorio in cui vive.
Lavoro di gruppo o lavoro individuale?
Paola: una volta facevo da sola, ora che ho raggiunto i 53 anni ho riscoperto che lavorare con un gruppo di giovani
mi dà la carica per lavorare meglio
Anna: devo essere sincera, preferisco il lavoro individuale. Sono un leone solitario, nel lavoro.
Generazioni a confronto che lavorano assieme, cosa ne pensi?
Paola: lavorare con generazioni diverse mi fa sovente scontrare con il mio passato, aprendomi la mente a nuove opportunità e orizzonti.
Anna: penso sia difficile mettere assieme generazioni diverse, ma penso che sia altrettanto bello coniugare innovazione e tradizione,
esperienza e nuova vitalità, che se ben calibrati, non possono che generare grandi cose.
Se non avessi lavorato in cantina cosa avresti voluto fare?
Paola: avrei voluto fare qualcosa di creativo, la stilista o l’arredatrice
Anna: se non fossi stata figlia di un produttore di vino, penso che avrei voluto lavorare nel mondo dei fiori e delle piante, o perché no nel sociale.
Perché Cannubi è così importante?
Paola: per me è una parte della mia vita, legata alla mia famiglia e al territorio in cui vivo.
La sua posizione strategica dona al vino eleganza e longevità
Anna: perché è la fusione dei due terreni principali dell’area del Barolo, per la sua esposizione e il suo microclima,
conferisce al vino Barolo eleganza e finezza.
Dolcetto o Barbera?
Paola: non saprei scegliere, non prediligo l’uno all’altro, credo invece sia fondamentale saperli abbinare con il giusto cibo
Anna: non potrei scegliere, entrambi fanno parte della mia cultura, d’estate prediligo il dolcetto, d’inverno la Barbera
Nebbiolo o Barolo?
Paola: Idem, per me Nebbiolo e Barolo sono come due figli, non potrei avere preferenze, semplicemente l’uno a gli occhi azzurri
e l’altro gli occhi marroni, e il bello è proprio questo, un filo conduttore che esalta le loro differenze.
Anna: Un buon calice di Nebbiolo per affinare il palato e poi un grande Barolo
Due lati positivi del tuo carattere
Paola: costante e creativa
Anna: accetto le osservazioni e sono una persona propositiva
Cosa non tolleri
Paola: la maleducazione in generale
Anna: le ingiustizie, le insinuazioni e la mancanza di trasparenza
La tua bottiglia /vino preferito prodotto dalla tua azienda
Paola: il mio vino del cuore è il Barolo, perché è deciso e unico. Ogni annata è una piacevole scoperta.
Anna: Barolo Cannubi Riserva 2005
Il tuo sogno nel cassetto legato al tuo lavoro
Paola: utilizzare la mia creatività per rinnovare parti della cantina ora inutilizzate, offrendo ancora più risorse al turista e cliente
Anna: poter svolgere il mio lavoro con entusiasmo e vivacità, alleggerita da tutta questa burocrazia che ci ruba troppo tempo.
La stagione dell’anno che ti piace di più legata al mondo del vino
Paola: L’autunno perché e legato alla vendemmia e al turismo di appassionati
Anna: la primavera, il momento in cui le viti iniziano a germogliare ed è evidente la loro ripresa e la loro vitalità
120 anni di tradizione e storia della cantina cosa ne pensi?
Paola: E’ un traguardo importante, che mi rende orgogliosa e mi dice di non mollare, di proseguire ancora con entusiasmo
verso nuovi obbiettivi
Anna: E’ un traguardo sicuramente importante, una grande responsabilità, che mi rende orgogliosa e allo stesso tempo
riconoscente verso chi prima di me ha reso possibile una storia che dura ormai da 5 generazioni e che in cuor mio mi auguro continui all’infinito.

Il nostro vino racconta di Noi,
una famiglia che da 5 generazioni crede nella storia e nelle tradizioni del proprio territorio.